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COMPLESSO MONUMENTALE DI SAN PIETRO
Il complesso occupa una vasta area inserita nel tessuto storico della città e prospetta sulle vie XI Maggio, d'Anna e Ludovico Anselmi Correale. Dalle Epistole del Papa S. Gregorio Magno dirette a S. Adeodata si deduce che il Monastero di S. Pietro ha origini molto lontane nel tempo, riconducibili al VI secolo, quando la nobile marsalese Adeodata fa erigere il Monastero a proprie spese nel sito ove era la sua casa (odierna zona della Villa del Rosario). Nel 1418, allorquando i Domenicani cedono alle Benedettine i locali del loro convento, queste lasciano il Monastero di Adeodata dove alloggiavano e si trasferiscono nell'ex convento dei Domenicani, ampliando la struttura dell'edificio con la costruzione della parte prospiciente la via XI Maggio. I nuclei principali e primigeni di tale proprietà verosimilmente sono costituiti dai due portali con archi acuti a lunghi cunei, da una torre e certamente dalla chiesa, che verrà abbellita nei secoli successivi. Del '500 è il grande corpo centrale voltato a padiglione; settecenteschi sono l'ampliamento intorno alla grande corte con il loggiato superiore ad archi impostati su pilastri, nonché la torre belvedere con le sue elevazioni a logge e con la copertura a cuspide molto simile alla copertura della Porta Nuova di Palermo. Sicuramente tale copertura viene realizzata in concomitanza con la costruzione di Piazza Loggia, dopo la metà del XVII secolo, per dar modo anche alle suore di clausura di avere uno sguardo sul mondo dall'alto, come accadeva nei monasteri palermitani nel '700. Il complesso, a pianta quadrata, annesso alla chiesa, ha una grande corte centrale; la copertura della parte est, costituita da due corpi vicini tronco-piramidali, si impone per la sua eleganza sul magnifico sfondo del cuore della città, rappresentando l'elemento dominante del complesso. I locali del piano terra sono adibiti a vari usi (Biblioteca Comunale, uffici, sale convegni, etc...). La chiesa è a pianta basilicale a navata unica; sul fondo si apre un'abside quadrata, separata dal resto della chiesa da un grande arco trionfale, e coperta da una cupola semisferica impreziosita di ornamenti ed affreschi. Degni di rilievo sono i dipinti che rappresentano alcune suore benedettine e riproducono finte architetture; un'acquasantiera in marmo databile alla seconda metà del XVI secolo e riconducibile alla scuola tardo-gaginesca; due pregevoli candelabri in legno dorato del XVIII secolo ed un prezioso paliotto d'altare del XIX secolo, ricamato a mano con fili d'oro dalle suore del monastero. Recentemente tutto il complesso è stato oggetto di restauro e ristrutturazione. (COD. SPI 009)