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Moschea - Chiesa di San Nicola

 
Chiesa di San Nicola

Prima moschea araba, poi concessa come gancia ai confrati di San Nicolò, risorse dalle sue rovine nel 1498 grazie ad essi. Alla fine del 1723 la chiesa crollò quasi del tutto e fu riedificata, con l’aggiunta dell’abside in muratura: prima infatti era di legno, un po’ rozza e col soffitto dorato.

Sorge in un quartiere urbano di impianto arabo dentro le vecchie mura della città, sulla sponda sinistra del fiume Mazzaro, a quota più alta rispetto a quella del fiume.

La chiesa è ad una sola navata, e conserva del suo antico impianto quattrocentesco solo i resti di due finestre ad arco acuto sul lato occidentale.

Due paraste doriche delimitano lo scalone d’ingresso al centro della facciata, con  portale incorniciato sovrastato da un frontone triangolare. Sopra la cornice una nicchia accoglie la statua del santo. Il coronamento del prospetto è realizzato da una trabeazione con muretto d’attico soprastante con due vasi in pietra ai lati. In asse si innesta il campanile a tre fornici con archi a tutto sesto delimitati da pilastri con paraste, mentre sulla cornice di coronamento sono posti quattro vasi in pietra.

Con la sua unica navata l’interno ospita sull’antiporta un organo a canne, gli altari sono ricavati nell’incavo degli archi. Nel muro dell’abside sono ricavati tre archi ciechi delimitati da lesene, mentre nella nicchia dell’arco centrale si trova la statua della Madonna col Bambino.

Lungo l’intero perimetro della chiesa, al di sotto delle lunette e sopra la cornice marcapiano, si aprono le finestre che illuminano la navata.

Il pavimento a lastre di marmo policromo copre la cripta sottostante non più accessibile.

All’interno della chiesa si trovano tre statue in marmo con piedistallo a bassorilievo raffiguranti la Madonna della Provvidenza col Bambino, San Pietro e San Paolo; la statua in legno del 1700 di San Nicolò è stata scolpita dal trapanese Alberto Orlando, mentre un’altra statua in legno rappresenta il Cuore di Gesù, opera dello scultore palermitano Girolamo Bagnasco.

Il quadro della Madonna col Bambino del 1600 è opera di Orazio Ferrara da Giuliana.

Localita' Mazara del Vallo