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CASTELLO
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Il Castello, nato come fortilizio arabo, si erge sulla punta estrema della cittadina, su una roccia protesa verso il mare al centro del golfo, stabilendo con l'ambiente circostante un collegamento visivo pregno di significato urbanistico e paesaggistico di suggestiva bellezza. Il primo a farne menzione è il geografo arabo Ibn Idrisi, vissuto alla corte di re Ruggero nella prima metà del XII secolo, che lo rappresenta come una struttura imponente e inattaccabile, probabilmente sorta sulle rovine di una precedente fortezza romana. I Normanni lo ingrandiscono e gli Svevi ne rafforzano le capacità di difesa. In quel periodo la cittadina cambia denominazione da "Al Madarig" in "Castellammare", diventando sotto gli Angioini la fortezza più prestigiosa della Sicilia occidentale. Raso al suolo nel 1316 da Federico II d'Aragona in seguito alle contese tra gli Angioini e gli Aragonesi, il castello viene totalmente ricostruito con tre torri merlate a cui se ne aggiunge una quarta nel 1586 - oggi l'unica esistente - a protezione della costa dalle incursioni dei corsari. Due fossati circondano il castello collegato al borgo attraverso un ponte levatoio oggi trasformato in un ampio lungomare. Dopo il 1600 molteplici interventi e restauri ne stravolgono l'aspetto strutturale originario. Unici elementi architettonici di rilievo esistenti sono: un soffitto ligneo, una scala a chiocciola in arenaria all'interno della torre cinquecentesca e due bifore murate collocate nel prospetto orientale.
(COD. SPI 009)
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