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VILLINO NASI

 
Villino Nasi

La villa è collocata in posizione isolata su una stretta lingua di terra pianeggiante che si protende sul mare e costituisce una delle propaggini estreme del centro urbano della città.

Il lungo viale di accesso è punteggiato di sedili in pietra lungo i bordi e da piccole costruzioni facenti parte del suo complesso. Tra queste, la cappella liberty e l’abitazione del custode all’ingresso. La sua costruzione risale al 1898 per volere di Nunzio Nasi, che acquistò il terreno demaniale denominato “lo scoglio”, su progetto dell’ingegnere Giuseppe Manzo. L’edificio, a pianta quadrata e su due livelli, è composto da una successione di spazi ordinati lungo un asse centrale che collega i due portici, disposti simmetricamente nei due prospetti in linea con i muri perimetrali.

Una sala d’ingresso al piano terra immette in un vasto ambiente rettangolare che si affaccia sul portico posteriore, mentre una scala elicoidale in pietra a sbalzo conduce in un largo ballatoio. Notevole l’opera in ferro del parapetto.  Ai lati si aprono una serie di ambienti comunicanti tra loro, con affreschi originari nelle pseudo-volte a schifo e in alcune pareti. Si conserva intatta la biblioteca con arredi lignei fine 800-primi 900 alle pareti, e affreschi floreali sulla volta. I prospetti esterni a due ordini in bugnato rustico sono uguali a due a due nei lati opposti: il prospetto d'ingresso ed il suo opposto sono caratterizzati ciascuno da un portico con scalinata esterna, e tripartiti da colonne in bugnato. Fanno parte integrante del complesso del villino la piccola cappella liberty col suo prospetto a pilastri angolari, ed i corpi di servizio, disposti all’ingresso del lungo viale d’accesso

Numero tappa 31

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