Dove si trova

MAPPA DELLA PROVINCIA

Organizza la tua vacanza

 archeologia
 arte e cultura
 mare
 monumenti e musei
 natura
 piatti e prodotti tipici
 sport e benessere
 tradizione e religione

Twitter

Seguici anche su Twitter
Lascia un feedback per questo contenuto

CHIESA DI SANT'AGOSTINO

 
  • Chiesa di Sant’Agostino
Chiesa di Sant’Agostino

La chiesa si trova nel quartiere Palazzo, quartiere urbano di espansione quattrocentesca a ridosso del nucleo più antico della città, in un’area in cui insistono il Palazzo Cavarretta o Senatorio, il Palazzo Lucatelli, la Fontana di Saturno, il Palazzo Riccio di San Gioacchino e la Chiesa del Collegio dei Gesuiti.

In origine tempio dedicato a San Giovanni Battista, la chiesa fu seconda in città dopo quella di San Pietro e rappresentò il Duomo della città, in quanto la più vicina al Palazzo Senatorio. Durante le prime Crociate la chiesa appartenne ai Cavalieri Ospedalieri, e nel XIV secolo, sotto il regno di Federico III, venne affidata ai Padri Agostiniani, i quali vi fondarono il proprio convento. Nel 1968 fu trasformata in auditorio, cambiando così del tutto la propria originaria destinazione. La chiesa si apre sulla piazza Saturno con un portale di palese foggia chiaramontana, riquadrato da esili colonne sottese da archi ogivali. Un timpano con nicchia trilobata domina la facciata, e accoglie la statua della “Vergine con Bambino” attribuita a Domenico Gagini. Nel rosone gotico ricorrono il movimento degli archi intrecciati che si irradiano dall’Agnus Dei insieme a delicati arabeschi. L’interno ad unica navata era caratterizzato dalla presenza di tre cappelle originariamente intitolate alla categoria dei Santi, dei Venditori di fiori e frutta, dei Calzolai e dei Bottai. Nel 1791 fu realizzato l’altare maggiore in marmo bianco istoriato dallo scultore Federico Siragusa, su disegno di don Francesco Cutrona. La chiesa aveva abside poligonale e copertura a capriate di legno rivestite di tavolette dipinte (droleries) con figurazioni grottesche e allegoriche che derivano dal repertorio miniaturistico medievale, oggi in parte conservate al Museo Pepoli.

Numero tappa 15

Vedi comune di appartenenza