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CHIESA DI SAN DOMENICO E CONVENTO

 
Chiesa di San Domenico e convento

La costruzione della chiesa è databile al 1470 circa, come si leggeva sulla parte superiore della porta centrale ora distrutta. E' stata edificata su committenza del principe di Castelvetrano Giovanni Tagliavia, e continuata poi da Don Carlo, che impiegarono somme considerevoli specialmente per la decorazione del cappellone e della cappella del coro, grazie alla mano felice di Antonio Ferrara da Giuliana, che vi lavorò dal 1574 al 1580, come si legge sull'arco d'ingresso del cappellone. L'arco di trionfo a sesto acuto tra il cappellone ed il coro, modanato con cordoni e dentellature gotiche, mescola rivestimenti d'ornati tipici del Rinascimento. Gli affreschi del cappellone e del coro furono eseguiti comunque in epoca posteriore, nel '700, da autori ignoti. Era annesso alla chiesa un oratorio con un altare centrale riccamente abbellito di puttini serpottiani, ora distrutto. La semplicità del prospetto a pietra nuda mostra una facciata essenziale che si rivela incompleta a causa dei conci non rifilati nella zona del secondo ordine. Anche alla base della facciata si conserva la modanatura originaria a linea spezzata. Sulla falda destra della navata centrale poggia il campanile a torre al quale si accede tramite una scala alla trapanese, mentre i prospetti laterali e l'abside creano un gioco di volumi caratterizzati dal colore scuro del pietrame informe. La chiesa è a pianta basilicale a tre navate, delle quali la centrale è in stile barocco ridondante, con i pilastri decorati a figure ornamentali e busti di santi domenicani. La volta è intonacata di bianco; le navate laterali sono definite da archi centrici e presentano quattro altari per parte, ciascuno dei quali è affiancato da due statue in gesso. Rigoglio e slancio decorativo caratterizzano la decorazione importante del cappellone e della cappella del coro: fogliami, arabeschi, dipinti a fresco si snodano sulla superficie dei compartimenti che dividono la volta a crociera del cappellone, mentre la cappella del coro è coperta da una cupola emisferica quattrocentesca su nicchie di tipo tardo bizantino. Sopra l'arco di trionfo si ammira il sacro albero genealogico (Albero di Jesse) composto da quattordici statue di terracotta rivestite in stucco. I bellissimi pavimenti sono di mattonelle in creta cotta e stagnate a colori, i sotterranei accolgono alcune tombe. La chiesa era annessa al convento Domenicano (oggi sede del Liceo Classico).

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