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CHIESA MADRE

 
Chiesa Madre

La piazza Garibaldi su cui si affaccia il prospetto principale della chiesa è racchiusa tra piazza Umberto I e piazza Principe di Napoli: la Chiesa Madre dunque rappresenta sia per la sua collocazione che per il suo volume un elemento molto significativo del contesto urbano, giacchè sorge nel fulcro della città, anche per la presenza della Fontana della Ninfa della Chiesa del Purgatorio, di un palazzo signorile e del Teatro Selinus.

Sembra che la Chiesa Madre, dedicata all’Assunta, sia stata costruita, tramite il congiungimento della trecentesca chiesa di Santa Maria con le cappelle di Santa Chiara e San Giorgio, già al tempo della fondazione della città, in una sinergia di spese tra i Tagliavia Aragona, baroni del tempo, il Comune ed i cittadini: la forma attuale potrebbe risalire al 1520, in un secolo in cui la componente gotica è ancora dominante nell'architettura siciliana, mentre lo stile rinascimentale del continente non è ancora recepito dalle maestranze locali, manifestandosi così quello stile ibrido tipico di quell'epoca in Sicilia.

Costruita in pietra nuda, la chiesa si erge compatta con i suoi tre prospetti sulle tre piazze, in uno stile eterogeneo tra il gotico ed il rinascimentale, tipico del XVI secolo, allorquando venne edificata. L'intero edificio è definito in alto da merli, mentre il portale cinquecentesco, il rosone e la cornice marcapiano abbelliscono il prospetto principale. La torre campanaria, rimasta incompiuta, presenta un basso portale incorniciato da archivolto ad ogiva inflesso, bifore architravate e cornici marcapiano. L'interno, a pianta basilicale a tre navate con abside centrale a pianta quadrata ed absidi laterali a pianta semicircolare, contiene due cappelle laterali e massicce colonne con capitelli di ordine corinzio romano che sostengono archi in conci di pietra a vista. Le finestre laterali sono anch'esse inserite in strombature di pietra a vista, con vetrofanie rappresentanti gli apostoli ed i sacramenti. Vetrofanie adornano anche il rosone e le finestre dell'altare maggiore.

Il soffitto è in legno a capriate semplici nella navata centrale e a travi inclinate nelle laterali, a vista come nell'architettura paleocristiana romana. I due archi trionfali ed il presbiterio mostrano varie decorazioni e figure a tutto tondo in stucco attribuite ad Antonio Ferrara ed a Gaspare Serpotta, mentre la Cappella della Maddalena è adornata di stucchi ed affreschi in stile rinascimentale. I pavimenti sono in cemento ed in marmo. Custodisce interessanti opere, tra cui la delicata statua gaginesca della Madonna del Giglio e la quattrocentesca tavola della Madonna della Misericordia, attribuita alla bottega di Riccardo Quartararo.

Numero tappa 9

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