- home
- » Chiesa di San Pietro
- » Alcamo
- » Chiesa di Santa Maria della Stella
- » Alcamo
- » Chiesa di Santa Maria della Stella
- » Alcamo
- » Chiesa di Santa Maria della Stella
- » Alcamo
- » Chiesa di Santa Maria della Stella
- » Alcamo
- » Chiesa di Santa Maria della Stella
- » Alcamo
- » Chiesa di Santa Maria della Stella
- » Alcamo
- » Chiesa di Santa Maria della Stella
- » Alcamo
- » Chiesa di Santa Maria della Stella
- » Alcamo
- » Chiesa di Santa Maria della Stella
- » Alcamo
- » Chiesa di Santa Maria della Stella
- » Alcamo
- » Chiesa di Santa Maria della Stella
- » Alcamo
- » Chiesa di Santa Maria della Stella
- » Alcamo
- » Chiesa di Santa Maria della Stella
- » Alcamo
- » Chiesa di Santa Maria della Stella
- » Alcamo
- » Chiesa di Santa Maria della Stella
- » Alcamo
- » Chiesa di Santa Maria della Stella
- » Alcamo
- » Chiesa di Santa Maria della Stella
- » Alcamo
- » Chiesa di Santa Maria della Stella
- » Alcamo
- » Chiesa di Santa Maria della Stella
- » Alcamo
- » Chiesa di Santa Maria della Stella
- » Alcamo
- » Chiesa di Santa Maria della Stella
- » Alcamo
- » Chiesa di Santa Maria della Stella
- » Alcamo
- » Chiesa di Santa Maria della Stella
- » Alcamo
- » Monumenti e musei
- » SACRA SPINA
Organizza la tua vacanza
Visita altri contenuti del comune
SACRA SPINA
Una grossa spina della corona di Nostro Signore Gesù Cristo arrivò ad Alcamo, assieme ad altre due, per mani di un soldato di Carlo V nel 1535, rubata nel saccheggio di Roma. Il soldato che morì ad Alcamo, dichiarò che una di quelle spine era nella corona di Nostro Signore. In un periodo di grande siccità una sola spina fu portata dal popolo e dalle confraternite di Alcamo in processione sino al santuario della Madonna di Trapani (Atto pubblico del notaio Balduccio del 23 aprile 1556). Non essendo sicuri dell’autenticità delle tre spine, il vescovo di Mazara Girolamo de Terminis ordinò che fossero gettate nelle fiamme e dopo questa prova solo una rimase intatta e fu dichiarata autentica (Cfr. La Maggiore Chiesa Parrocchiale della città di Alcamo, un manoscritto inedito di Giuseppe Triolo Galifi, a cura di Ignazio Longo, Roma 2009, p. 39). Anticamente la reliquia tanto preziosa era custodita in un armadio chiuso con due chiavi tenute dai giurati e dall’arciprete (Antonino Rotunda, La Gloria di Alcamo, Palermo 1865, pp. 13-14). Dal 1961, custodita in un argenteo reliquario, si trova nella cappella dello Spirito Santo, in chiesa madre (Carlo Cataldo, I giardini di Adone, Trapani 1992, p. 128)